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Torino, le Autoscuole al centro della prossima mobilità

Torino, le Autoscuole al centro della prossima mobilità

| il 26, lug 2021

Primo di una serie di incontri “elettorali” in vista delle elezioni amministrative comunali, la Segreteria provinciale delle Autoscuole Unasca di Torino ha chiamato a raccolta gli Associati piemontesi per un confronto con il candidato a sindaco Paolo Damilano, l’assessore regionale alla sicurezza e mobilità Fabrizio Ricca e l’onorevole Elena Maccanti, capogruppo della Lega in Commissione Trasporti della Camera. Considerazioni finali dal Segretario nazionale Autoscuole Emilio Patella.

Torino ha visto mutare prima e più velocemente di altre grandi città italiane il paesaggio della mobilità e della viabilità negli ultimi due anni, con l’espansione di zone pedonali e ciclabili, e si è popolata di monopattini elettrici. Un mutamento che coinvolge giocoforza i formatori della sicurezza stradale: le Autoscuole. «Abbiamo voluto presentare l’agenda delle autoscuole – riassume Lorenzo Forneris, Segretario provinciale Autoscuole Unasca – perché pensiamo di poter dare da subito un contributo teorico e pratico alla mobilità della città che uscirà dalle prossime amministrative. In secondo luogo, abbiamo sollecitato l’Assessore Ricca a utilizzare la rete capillare delle autoscuole per i progetti di sicurezza stradale, o corsi di formazione professionale, che la Regione vorrà attivare».

Torino, però, è la città italiana con oramai circa 15 mila fogli rosa arretrati. E sebbene i temi istituzionali delle Autoscuole siano quasi interamente rivolti su un piano istituzionale più ampio di quello comunale, a partire dagli organici della Motorizzazione civile, anche Palazzo Civico può avere un ruolo decisivo. «Di proroga in proroga o di zona rossa in zona bianca che si voglia – prosegue Forneris – ci portiamo dietro questa massa enorme di esami arretrati. Abbiamo perciò voluto ribadire al candidato Paolo Damilano il duplice apporto che il comune può avere sull’arretrato esami: l’attenzione dell’opinione pubblica e poi la disponibilità di una quota delle migliaia di persone che resteranno fuori dalle graduatorie del concorso che Torino ha indetto per personale amministrativo del settore Anagrafe. Ormai è prassi della Pubblica amministrazione attingere a graduatorie o altre amministrazioni in base alle necessità. Per 120 posti hanno risposto in 14 mila, bene. Vorremmo veder ribadito l’impegno che ha espresso l’attuale assessore al Bilancio, e cioè che una volta selezionato il personale, si indichi anche la posizione dalla quale si possano scorrere le graduatorie per chi voglia essere abilitato a esaminatore della Motorizzazione».

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