Bergamo: patenti facili, promossi ma a pagamento
unasca | il 27, Feb 2018
Denaro, ricariche telefoniche e pieni di benzina, ma anche pranzi e generi di conforto: questa la “moneta di scambio” con cui alcune scuole guida ottenevano la patente per i loro clienti da tre funzionari della Motorizzazione civile di Bergamo. L’accusa nei loro confronti è, a vario titolo, di corruzione, concussione, falso e truffa. Uno è finito in carcere, un altro ai domiciliari, mentre il terzo è stato interdetto dai pubblici uffici a tempo indeterminato. Le ordinanze di custodia cautelare sono state notificate dalla polizia stradale, nell’ambito dell’operazione “Black Money” coordinata dalla locale procura. Dalle indagini è emerso che i funzionari, abusando dei loro poteri, avrebbero promosso o bocciato gli esaminandi facendo fare loro percorsi più lunghi o manovre tecnicamente più difficili, oppure ponendo loro domande non previste nel programma d’esame, anche a fine seduta.
(ilgiorno.it)