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Se non ora, quando? Unasca: esaminatori anche privati

Se non ora, quando? Unasca: esaminatori anche privati

| il 04, giu 2020

Audizione in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati per Unasca e Antares. È l’ora di affrontare in modo netto il problema dei problemi per le autoscuole italiane: ampliare la base degli esaminatori ad altre Amministrazioni dello Stato e anche ai privati. Se non ora, quando? Visto che la crisi Covid-19 ha messo in luce un sistema già fragile nell’ordinarietà e, dopo il lockdown, con tutte le restrizioni del distanziamento di sicurezza tra persone, oggi ancora più fragile. Con il Segretario nazionale Autoscuole Emilio Patella, in IX Commissione, anche il Presidente Antonio Datri. Per affrontare la situazione emergenziale, l’Associazione ha proposto soluzioni immediate e riforme strutturali.

«Le difficoltà della Motorizzazione – dichiara Emilio Patella – nel dare risposte adeguate alla situazione di emergenza e l’estrema difformità di comportamento, dovuta alla mancanza di coordinamento e di indicazioni da parte del Ministero sono sotto gli occhi di tutti. In questa situazione di scollamento non mancano scelte individuali dei singoli che si rifiutano di fare esami. Tra le proposte immediate che Unasca ha portato in Commissione Trasporti c’è anzitutto la riduzione dei tempi di esame, sia teorici che pratici per riuscire a svolgere un numero maggiore di prove, e poi la certificazione rilasciata dalle autoscuole come complemento dell’esame, con un aumento del numero delle guide certificate. Per quanto riguarda modifiche strutturali, vanno rivisti gli articoli 121 e 122 del Codice della strada. Va, cioè, data la possibilità di svolgere esami ad altre amministrazioni dello Stato e ai privati, creando una specifica figura di esaminatore. Infine, l’obbligo di formazione per il conseguimento della patente di guida. Sull’ampliamento della base degli esaminatori, Unasca lo ripete da anni. Abbiamo visto succedersi almeno quattro ministri dei Trasporti cui abbiamo fatto sempre la stessa proposta. Senza polemiche, ma è chiaro che se il nodo esaminatori fosse stato risolto per tempo, ora le restrizioni del Covid-19 non avrebbero aggravato ulteriormente la situazione».

La Commissione Trasporti ha invitato la categoria delle autoscuole a ricomporre le recenti fratture e arrivare a posizioni comuni per un appoggio istituzionale, nell’ottica di migliorare il sistema.

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