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Tecnologie di guida, EFA: ora legiferare sulla formazione

Tecnologie di guida, EFA: ora legiferare sulla formazione

| il 25, set 2020

Global Forum for Road Traffic Safety, i lavori della 81ª sessione del WP1 a Ginevra si sono svolti da 21 al 25 settembre. Per la prima volta nella storia, l’evento si è svolto in modalità ibrida: molti delegati hanno partecipato da remoto, solo pochi sono riusciti a presenziare. Tra questi, Manuel Picardi in rappresentanza di EFA, la Associazione europea di autoscuole.

«Ho partecipato in presenza solo agli ultimi due giorni di lavori – racconta Picardi –, quando era stato previsto il mio intervento. È stato molto interessante assistere al dibattito, ancora aperto, su quali dovranno essere le attività consentite a bordo quando il veicolo circolerà in modalità pressoché autonoma, cioè il livello L4 o L5 della scala SAE. Il conducente temporaneamente si dovrebbe trasformare in passeggero, ma restando vigile per poter intervenire, se necessario. La nostra presentazione sul ruolo e il futuro della formazione alla guida ha avuto molto più successo del previsto. Siamo molto soddisfatti».

EFA è stata invitata a descrivere il punto di vista della formazione nel delicato momento di transizione, dovuto alla massiccia introduzione della tecnologia nei trasporti: «Noi abbiamo fatto presente – prosegue il Segretario Generale di EFA – che a livello internazionale è arrivato il momento di legiferare nel campo della formazione. L’attuale sistema non è più sostenibile. Gli esaminatori attuali non sono in grado di coprire le richieste di conseguimento patente, e un modello di certificazione che passi attraverso la formazione certificata nelle autoscuole è l’unica via di uscita. Abbiamo anche ricordato che la maggior parte degli attuali conducenti non è preparata a condurre in sicurezza i veicoli di nuova generazione. Bisogna introdurre il concetto di formazione continua».

Molti i feed-back positivi, tra cui quelli di Stati Uniti e Canada. «Un grazie particolare va alla Presidentessa del WP1, la dottoressa Luciana Iorio del Ministero dei Trasporti italiano, che ci ha dato la possibilità di esprimere il nostro punto di vista a livello globale. Ci auguriamo di poter mantenere, se non aumentare, le buone relazioni con le istituzioni anche a livello nazionale».

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