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UNASCA, l’impegno sociale: “Guida bene in Sanità”

UNASCA, l’impegno sociale: “Guida bene in Sanità”

| il 19, mar 2019

Un quartiere difficile di Napoli, dove però i progetti di recupero sociale sui più giovani hanno da qualche anno dato risultati strabilianti, dalle arti, musica classica e teatro in particolare, allo sport, grazie alle tante caparbie iniziative di don Antonio Loffredo. Mancava un tassello: l’accesso alla patente, difficile se non impossibile in molti casi per i ragazzi del Rione Sanità. Martedì 19 marzo, è stato firmato un protocollo di intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Direttore della Dgt Sud Pasquale D’Anzi; Unasca con il Vice segretario nazionale Autoscuole Antonio Datri; la Confarca, e la Fondazione San Gennaro, con il Vice presidente Antonio Lucidi.

Grazie a questo protocollo d’intesa, 120 ragazzi scelti dalla parrocchia di Santa Maria della Sanità, potranno così accedere alla formazione per conseguire la patente. La metà di loro formati dagli insegnanti istruttori UNASCA, l’altra metà dalla Confarca. In sinergia per un progetto che vede le autoscuole impegnate sul fronte della legalità, del rispetto delle regole, del senso civico; a partire dal Codice della strada.

«Crediamo che questa operazione – dichiara il Presidente di UNASCA Antonangelo Coni – avrà una risonanza notevole nel suo risultato finale. Aiutare 120 ragazzi che non potrebbero mai arrivare a conseguire la patente, se non forse dopo un lungo percorso, poterli aiutare con la nostra professionalità, condivisa con l’altra associazione di categoria nostra partner in questo progetto, si inserisce naturalmente in quella ricerca della legalità che ci caratterizza da oltre cinquant’anni. Oggi si aggiunge lo sforzo per dare un servizio ai cittadini a prescindere dalle loro condizioni sociali. I nostri insegnanti istruttori riverseranno su questi ragazzi la loro preparazione nel percorso formativo che li porterà alla patente A1 o alla B».

«Partire da Napoli con questo progetto – afferma Antonio Datri, Vice segretario nazionale Autoscuole UNASCA – è stato per me una grande soddisfazione. Affermiamo il ruolo delle autoscuole come centri di formazione e di educazione al conseguimento della patente. Ed è sicuramente un punto importante, perché contribuiamo ad affermare la legalità in un quartiere per troppo tempo abbandonato dalle istituzioni. “Guida bene in Sanità”, inoltre, è un progetto che potrebbe essere esportato anche in altre città dove esiste la problematica del rispetto delle norme del Codice della strada e della sicurezza su strada».

«Si tratta di un progetto di recupero sociale – conclude Antonio Lucidi, vice presidente della Fondazione San Gennaro -. Lavoriamo da anni con persone che vivono il disagio sociale, in un rione in cui vivono circa 48 mila persone, quasi una città nella città che ha conservato molte tradizioni ma che nel contempo è rimasta per troppi anni tagliata fuori dai processi economici».

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