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Cima

Vita in strada: istruzioni per l’uso

Vita in strada: istruzioni per l’uso

| il 30, Ott 2013

Come è nato il progetto di educazione stradale “Vita in strada: istruzioni per l’uso”?

 Insieme con la Provincia di Venezia e con l’ufficio scolastico provinciale del Ministero della Pubblica Istruzione abbiamo iniziato nel 2007 coinvolgendo 13 scuole. Oggi, sette anni dopo, siamo arrivati a coinvolgere il 90% delle scuole nella provincia, con la partecipazione di 62 enti specializzati. Per saper comunicare efficacemente con i ragazzi tutti gli istruttori delle autoscuole sono stati formati dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Padova e dalla Onlus Villa Renata. Ma il progetto è rivolto anche a tutta la popolazione. Organizziamo infatti manifestazioni aperte al pubblico, con il Gruppo Venice Safety Drive, dove presentiamo una guida sicura per chiunque, sia per neopatentati sia per chi volesse approfondire maggiormente la guida e la sicurezza, come le forze dell’ordine o gli autisti delle ambulanze. Nell’ultimo anno, complessivamente, abbiamo avuto un impatto di circa 150.000 persone coinvolte.

 Qual è la formula di successo del programma rivolto alle scuole?

 Per coinvolgere i ragazzi bisogna saper parlare il loro stesso linguaggio e riuscire a far passare concetti importanti soprattutto attraverso le emozioni. Nella prima parte uno dei nostri operatori organizza insieme ai ragazzi delle rappresentazioni mettendo in scena situazioni che possono accadere comunemente a chiunque: distrarsi e perdere il controllo del veicolo in questi casi può portare ad un lieve incidente. Ma improvvisamente entra in scena una persona disabile, che magari si trova in sedia a rotelle proprio dopo un grave incidente. L’impatto emotivo per i ragazzi è molto forte e la persona disabile racconta la sua esperienza, per far capire che anche un attimo di distrazione può trasformarsi in un incidente grave. Nella seconda lezione facciamo fare ai ragazzi delle vere e proprie guide pratiche, e per questo abbiamo messo a disposizione ventidue veicoli. Nel terzo incontro affrontiamo quelli che abbiamo chiamato “effetti collaterali”, ovvero cosa può succedere a livello normativo per esempio su una omissione di soccorso. Sono le stesse Forze dell’Ordine a spiegarlo, non per spaventare ma per far capire che in caso di aiuto c’è sempre qualcuno a cui potersi rivolgere. Nell’ultima lezione poi riuniamo tutti i ragazzi della scuola in un incontro generale sulla sicurezza, con la presenza delle unità cinofile.

 State pensando di estende il progetto anche ad altre Province?

 Siamo orgogliosi delle tre medaglie che abbiamo ricevuto dal Capo dello Stato e della collaborazione avviata con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, a cui è stato presentato perchè possa diventare un protocollo a livello nazionale. Ora siamo in attesa del via libera per portare l’educazione stradale in tutte le scuole d’Italia.

Per informazioni:

Ufficio Scolastico Provinciale di Venezia

tel:0412620901(Centralino)
email: usp.ve@istruzione.it

http://www.istruzionevenezia.it/public/wp_ustve/index.php

Venice Safety Drive

info@venicesafetydrive.it

http://venicesafetydrive.it/

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