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Dalla riforma della direttiva 59/2003 alla Vision Zero

Dalla riforma della direttiva 59/2003 alla Vision Zero

| il 16, mar 2015

Doppio incontro con Oliver Deiters, Direttore responsabile delle relazioni politiche e internazionali di DEKRA e Stéphane du Boispéan che insieme a Deiters esplora e coordina i vari settori di interesse per l’organismo che da 90 anni in Europa gioca un ruolo fondamentale sulla sicurezza stradale

Pensate che si possa trovare una sinergia con gli istruttori ed insegnanti di guida europei? Se si, in che modo?

Siamo disponibili a collaborare con altri soggetti coinvolti nell’ottenimento di una maggiore sicurezza stradale. A tal proposito siamo anche segnatari, da più di 10 anni, della EU Road Safety Charter (Carta europea di sicurezza stradale, www.erscharter.eu/it ).

Ci siamo incontrati alla Conferenza sulla formazione periodica della CQC, organizzata dalla Commissione Europea. Credete che questa prima sessione di formazione periodica abbia apportato dei benefici alla sicurezza stradale? Avete delle proposte di modifica da suggerire?

L’attuale sistema legislativo è stato regolato più di dieci anni fa. Attraverso due progetti dell’Unione Europea, ProfDRV e ICT-DRV, DEKRA, insieme ad altri partner, ha indicato diverse possibili soluzioni per una futura riforma della direttiva 59/2003. Noi crediamo che sia più importante concentrarsi su quanto possano apprendere i corsisti, piuttosto che su quante ore debbano seguire. Le modifiche apportate da ogni singolo Stato alla direttiva 59/2003 dimostrano che sia veramente complicato comparare il livello di qualità tra uno Stato e l’altro. La formazione iniziale è molto eterogenea e quella periodica limitata. Se l’Unione Europea spera di aumentare la mobilità interna dei suoi conducenti professionisti, dovrà assicurare che il livello di formazione sia comparabile.

In un vostro recente Congresso avete mostrato l’aumento dei rischi per gli anziani alla guida. In Italia il sistema prevede un controllo oculistico al quale si devono sottoporre periodicamente, e progressivamente, tutti i titolari di patente. Credete che possa essere possibile una formazione periodica anche per i titolari di patente B?

DEKRA sostiene controlli volontari e preventivi, sia medici che psicologici, per verificare i requisiti dei conducenti anziani. In caso di malattie o infrazioni gravi bisognerebbe comunque prevedere interventi più profondi o di differente natura (magari relazionati a tale evento). I controlli periodici potrebbero essere compensati sia con la riduzione del premio assicurativo, sia con offerte di informazione/formazione periodica.

Ci potete descrivere come funziona la vostra incredibile piattaforma per ottenere la “Vision Zero” (obiettivo europeo di arrivare all’azzeramento delle vittime stradali – n.d.r.)? Come possiamo trasformare questo gigantesco studio di ricerca in uno strumento da usare tutti i giorni?

La “Vision Zero” non è un’utopia, ma realtà. DEKRA è riuscita a creare una mappa interattiva (http://www.dekra-vision-zero.com/) dove ogni singolo cittadino può verificare i diversi risultati: basta scegliere l’area interessata, il comune, le dimensioni ed il periodo di riferimento. Stiamo incoraggiando le autorità nazionali a collezionare dati sugli incidenti tra il 2013 e 2014, in modo da aggiornare il nostro database. La comunità internazionale della sicurezza stradale, noi compresi, è estremamente interessata a comprendere il motivo per cui una città sia più sicura di un’altra.

Dal numero di marzo de IL TERGICRISTALLO

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