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Cima

2019, che anno sarà?

2019, che anno sarà?

| il 01, Mar 2019

(di Emilio Patella)

Il 2019 sarà l’anno del rinnovo delle cariche sociali all’interno di UNASCA. Inizieremo a primavera con le segreterie provinciali, i consiglieri nazionali che parteciperanno ai Consigli Nazionali e i delegati al Congresso. Seguiranno le elezioni dei coordinatori regionali, per arrivare a dicembre al Congresso e Consigli Nazionali di settore per eleggere il Presidente e i Segretari Nazionali.

Il rinnovo delle cariche sociali è un momento di grande democrazia e di partecipazione, oltre che di discussione a tutti i livelli associativi, che contribuisce al rinnovamento e all’affermazione delle idee e dei principi cardine su cui si svilupperà la politica del settore Autoscuole. Nel frattempo continueremo sulle parole d’ordine che ci hanno guidato in questo mandato: legalità, professionalità e sinergia.

In particolare quest’anno è iniziato con la scommessa della professionalità, viste le nuove modalità di esame per i motocicli e la previsione di un rimborso parziale per i giovani che conseguono la patente professionale e che verranno assunti in aziende di autotrasporto. Nel primo caso di tratta di affinare la metodologia di insegnamento per la guida dei veicoli a due ruote, adeguare attrezzature e veicoli, cautelarsi in modo efficace dai rischi, per dare una risposta adeguata alla richiesta di maggiore sicurezza per una categoria di utenti a rischio che ha visto aumentare il numero degli incidenti e dei morti (+11,9% nel 2017).

Per quanto riguarda le patenti professionali, il mondo del trasporto merci e persone richiede a gran voce conducenti, in particolare giovani e preparati, al punto di finanziare la formazione dei giovani, per incentivare la professione. A noi spetta il compito di formarli in maniera adeguata, non solo per superare l’esame, ma per rispondere alle necessità di una mobilità sicura e sostenibile.

Oltre che operare sul campo, dovremo far capire alla politica l’importanza di una formazione adeguata per allineare il nostro Paese agli standard degli altri Paesi europei. Non solo in adeguamento a obblighi normativi che pesano sulle nostre imprese (parco veicolare, spazi per esami moto, ecc.), ma anche in termini di formazione minima obbligatoria per i conducenti. Non si può continuare a fissare obiettivi per ridurre incidenti e arrivare a “zero” vittime se non si pensa aduna formazione adeguata.

Abbiamo incontrato i Presidenti delle Commissioni Trasporti della Camera e Lavori Pubblici del Senato oltre a diversi Parlamentari e presentato le nostre proposte. A febbraio è iniziata alla Camera dei Deputati la discussione delle modifiche al Codice della strada. Noi ci siamo, stiamo seguendo i lavori e siamo pronti a intervenire. Ultimo grande tema che ci vedrà impegnati sarà quello del personale della Motorizzazione. Per dare risposte adeguate all’utenza serve più personale, che sia anche maggiormente motivato, preparato e aggiornato. Saremo di stimolo continuo nei confronti del Governo e del Ministro dei trasporti perché il processo iniziato nel 2017 continui senza indugio.

Naturalmente vi sono tanti altri problemi e tanti altri traguardi da raggiungere, dalla semplificazione all’educazione stradale e altro ancora. Per avere possibilità di riuscita, per valorizzare le nostre autoscuole e il nostro ruolo occorre una associazione forte, numerosa e coesa, come sempre, più di sempre.

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